Nell’ultimo anno abbiamo assistito alla nascita di 3 diverse associazioni di termografia che si propongono di diffondere il metodo termografico e di unire le molte persone che si sono avvicinate a questa prova non distruttiva.
La situazione, a mio avviso, è positiva perchè dimostra un interesse e una volontà a far progredire un metodo di analisi dalle potenzialità enormi e non ancora sfruttate. L’attuale situazione credo si svilupperà abbastanza velocemente e presto assisteremo a qualche chiusura o fusione delle associazioni.
Non considero negativa l’attuale frammentazione delle associazioni anzi penso sia un aiuto per il futuro. Il problema infatti risiede sul cosa un’associazione deve dare e cosa si aspetta un nuovo iscritto. La panoramica attuale vede una proposta diversa per ogni associazione, ciò significa che tutte si sono o vogliono distinguersi per un determinato campo di azione. Considerando il fatto che queste associazioni sono tutte di carattere volonatrio, gli sforzi fatti fino a qui sembrano soddisfacenti per tutti.
Quello che mi chiedo è chi sta percorrendo la starda migliore e soprattutto cosa si aspetta il nuovo iscritto. L’associazione può dare molte cose, certo non si può fare tutto e quindi devono essere intraprese delle scelte che automatcamente escludono altre attività.
Le associazioni potrebbero diventare una specie di albo che tuteli clienti e operatori oppure potrebbere rimanre in un limbo in cui le scelte siano fatte esclusivamente in termini di diffusione del metodo e della cultura.
Voglio chiedere a tutti gli interessati come vedono lo sviluppo delle associazioni termografiche e cosa vorrebbero da un’associazione.
Spero di ottenere molte risposte e considerazioni in modo da potere apportare uno sviluppo a queste preegevoli iniziative.